Modello 231 OFP
Modello di Organizzazione e Controllo 231 – PARTE SPECIALE RELATIVA AL RISCHIO DEI REATI IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO (art. 25-septies D.lgs 231/2001)
(Guida Operativa EPC pag. 372)
- Descrizione dei reati (standard) – VEDI LIBRO
- Delitti previsti dal codice penale (standard)
- Aree sensibili nell’ambito dei reati di cui al Rischio Specifico
- Principi generali di comportamento e di attuazione
- Principi procedurali specifici
- Principi procedurali da osservare nelle singole operazioni a rischio
- Struttura e organizzazione del sistema di gestione della sicurezza sul lavoro (ISO 14001:2004)
- Definizione dei compiti e delle responsabilità
- Coinvolgimento, formazione e flussi informativi
- Coinvolgimento del personale
- Comunicazione, flusso informativo e cooperazione
- Documentazione
- Rilevamento e analisi dei risultati e conseguente miglioramento del sistema
- Monitoraggio interno della sicurezza
- Monitoraggio e verifiche dell’Organismo di vigilanza
- A. MAPPA MACCHINE
- ELENCO MACCHINE
- ARCHIVIO DOCUMENTI MACCHINE
Premessa
Il presente documento sarà oggetto di controllo e revisione mensile a seguito di apposita riunione che si terrà di norma ogni primo venerdì del mese
I reati in materia si possono sintetizzare in due categorie:
- Reati relativi alla sicurezza delle macchine
- Reati relativi ad infortuni
- Reati relativi alla sicurezza delle macchine
In questo caso l’attività da svolgere è: a. verificare macchina per macchina che siano presenti tutti i requisiti previsti dalla normativa e che comunque garantiscano di evitare incidenti sul lavoro; b. verificare che detti requisiti siano costantemente mantenuti.
- Per quanto riguarda la verifica delle macchine questa è stata svolta nell’arco del 2017 ed è stata creata per ogni macchina una scheda di verifica che si allega al presente documento.
- Per quanto riguarda i mantenimento dei requisiti verrà fatta e verbalizzata mensilmente una apposita riunione.
- Reati relativi ad infortuni
In questo caso l’attività prodromica è quella di cui al punto 1. cui può aggiungersi in particolare a. formazione ed istruzioni al personale b. vigilanza costante sul personale
Al fine di realizzare le attività sopra descritte abbiamo proceduto alla integrale mappatura di tutte le macchine, con il seguenti obiettivi:
1a. verificare che le macchine siano a norma
2a. verificare (per iscritto) i rischi di infortunio che la singola macchina può comportare
2b. individuare (per iscritto) le misure idonee a contrastare i rischi di infortunio sopra indicati
- redigere istruzioni specifiche sulla sicurezza per gli addetti alla macchina da aggiungersi alle istruzioni (che comunque devono essere presenti) sull’uso della macchina
- sulla base delle istruzioni di cui sopra predisporre una scheda sulle procedure e i presidi di sicurezza da far sottoscrivere (a garanzia e conferma dell’uso degli stessi) dall’addetto alla macchina
- individuare ed indicare per iscritto (allegandolo alla documentazione presente sulla macchina) il personale autorizzato ad utilizzare la macchina, previa verifica che ne abbia le qualifiche/competenze
- fare giro di controllo mensile per verificare il mantenimento ed il rispetto delle procedure sopra indicate.
- Monitoraggio e verifiche dell’Organismo di vigilanza
Organo di vigilanza: Luigi Martin – oppure – Carlo Rossi – oppure – Giovanni Rosa – oppure – Ing. Fusi – oppure – Studio Corradino
